L'importanza del personal trainer certificato in EMS e nelle sedute fitness

Il mondo della palestra - e del fitness in generale - è spesso variopinto e pieno di tantissima autodidattica.
Fateci caso: chi di noi - almeno una volta nella vita - non ha pensato “vabbè questo lo so fare pure io”, oppure “mi iscrivo al corso di zumba/step perché fa sudare e dimagrire” e poi non ha avuto il risultato che si aspettava?
Quanto siamo diffidenti verso una figura tecnica come un personal trainer o verso qualcuno che ci possa insegnare una disciplina?
In fin dei conti, muovere un peso lo sanno fare tutti….Già, muoverlo lo sanno fare tutti, sapere come muoverlo per ciò che mi serve no; ed ecco a cosa serve il personal trainer! Quella figura mitologica col cappello girato al contrario che conta le ripetizioni mentre naviga sui social e guarda la bella ragazza (o belle ragazze) di turno...Questo perché, anche nel mondo dei professionisti, c’è molto autodidattica e molta improvvisazione; senza voler screditare nessuno, ma stare nel mondo della palestra da diversi anni qualcosina ha insegnato. E’ pur vero che non basta un attestato su carta a qualificare una persona, però offre uno strumento in più.
Cerchiamo di capire quali sono le caratteristiche principali che deve avere un personal trainer perchè possa davvero offrire un servizio al suo potenziale cliente.
Anzitutto ASCOLTARE: ascoltare la persona, le sue esigenze. le sue passioni, anche le sue lamentele (servizio sì, ma l’attività fisica è anche uno svago o una scarico di tensione e stress); e poi, soprattutto, ANALIZZARE e OSSERVARE: che biotipo è il cliente che abbiamo davanti, quali sono i suoi punti deboli, i punti forti, gli obiettivi espliciti e impliciti, le sue lacune, le sue sfide, i suoi desideri. C’è chi vorrà semplicemente stare bene senza apprendere cose particolari, c’è chi vorrà intraprendere un percorso in cui le sue capacità siano messe sotto prova per esercizi sempre più complessi e più faticosi.
In questo sta una (o più di una) corretta certificazione: dare al trainer più strumenti con cui lavorare sulla persona per offrire un servizio adeguato aiutandola a raggiungere il proprio obiettivo, senza la presunzione di essere tuttologi; se ci viene richiesta una disciplina particolare, e non si ha nelle proprie conoscenza, la risposta sarà di ammissione di non essere in grado di trasmettere quella disciplina - almeno qui.
Gli allenamenti con ELETTROSTIMOLAZIONE sono in forte crescita, merito di un passaparola e di un boom legato anche alla curiosità e alla moda (inutile negarlo), e nello studio BodyTime4U lo si fa seguendo un principio fondamentale: la QUALITA'.
Qualità intesa come corretta esecuzione degli esercizi prima che girare le manopole degli impulsi (in quello anche una scimmia ammaestrata è capace), qualità intesa come riconoscere quali siano gli esercizi più idonei e quali no, e come insegnarne di più complessi senza sfociare nel circense (burpees, piegamenti, corse, salti, balzi…).
Il nostro sistema di qualifica è quello Europeo, riconosciuto anzitutto dal CONI, e poi dal Parlamento dello Sport di Bruxelles che prevede diversi livelli di conoscenza che vanno dall’1 all’8: nel nostro studio sono presenti trainers con certificazione che vanno dal 4 all'8 (ovvero docenza internazionale).
Il nostro motto è quello di agire sulla persona sì, ma seguendo le sue esigenze, la sua anatomia, i suoi punti deboli, la sua fisionomia, senza forzature e senza far sentire inadeguata la persona di fronte ad una difficoltà nello svolgimento dell’esercizio.
Infie riteniamo fondamentale è la sperimentazione: non si smette mai di studiare e, per questo, cerchiamo sempre di trovare soluzioni nuove per diverse applicazioni (dallo sport d’elite allo stretching, per citarne qualcuno).
Lo stesso discorso vale per le sedute fitness/riabilitative dove le attenzioni sono altrettanto importanti e fondamentali, proprio perché il gesto motorio deve essere finalizzato all’obiettivo del cliente.
Obiettivo condiviso, come condiviso è il percorso che viene creato su misura: a cosa serve mettere un sedentario sotto ai pesi se questo ha mobilità zero? Si rischia solo di fare peggio, mentre condividere ciò che si va a fare rende più comprensibile la scelta dell’uno o dell’altro esercizio, senza dimenticare che creare un piano di allenamento adeguato alla persona, richiede almeno 3-4 giorni, non 5 minuti.
In questo differenzia una palestra da uno studio di personal training: la prima è un luogo accessibile a tutti dove si decide da soli cosa fare e come farla, il secondo è un luogo dove il cliente non è uno dei tanti, ma è il focus dell’attenzione del personale che ci lavora, dove trova uno spazio dedicato completamente a se stesso in modo tale che il suo benessere sia totale, dal fisico al mentale, e dove personale qualificato lavora per far sì che la fatica sia anche piacere e che gli obiettivi vengano raggiunti in sinergia con il professionista.